mercoledì 18 novembre 2009

GRILLI PER LA TESTA, THE END (feat. Lo Scriblerus Club)



The HAPPY end!

GRILLI PER LA TESTA, ANITA E IL SUO MONDO



Si apre la porta ed entra la Nonna, 
e Anita che corre sotto la gonna.
«Oggi ho portato questi occhiali tivù
e ho capito che non voglio uscire mai più.
Il mondo fuori è brutto e cattivo,
non è il posto per un bambino!
Fantasticare è cosa da sciocchi:
poi credi di viver nel paese dei balocchi.
La Mamma ha ragione, il mondo è diverso
non è vero che il cielo è sempre terso.»
Ma la Nonna sorride, apre le mani:
«Tesoro, dai a me quei bruttissimi occhiali,
ci facciamo un bel funerale
con le ciabatte che uso a Natale!»



Ognuno è libero di pensare e guardare il mondo come gli pare.
E se per far saltare i grilli per la testa,
liberi si resta,
allora tutto diventa una festa!

GRILLI PER LA TESTA, ANITA NELLA SUA STANZA



«Ha ragione la Mamma:
il mondo là fuori è tutto un dramma!
Non voglio più uscire dalla mia cameretta
almeno qui dentro mi sento protetta:
senti che urli, che spari, che tuoni!
Ho paura di tutto là fuori!
Non voglio più uscire, qualcuno mi aiuti
a mandar via questi incubi lupi!



Ma sento dei passi là sulle scale,
mi staranno venendo a cercare?»

GRILLI PER LA TESTA, ANITA, I DOLCI E I BALOCCHI



Anita è stravolta e spaventata.
Le cose son brutte in quella strada.
Ma finalmente passa davanti
ad una vetrina di quelle invitanti:
bigné, cannoncini, torte e budini;
gianduia, cioccolata e panna montata



«Mamma, ti prego, vorrei una ciambella
così la giornata sarebbe più bella!»
«Anita quei dolci non devi mangiare!
Se mangi e rimangi, ingorda, strabordi.
Non vorrai che la ciccia ti esca dai bordi?
Per diventare belle magrine:
sedano, yogurt e carotine
bisogna mangiare per esser carine!»

GRILLI PER LA TESTA, ANITA E I VESTITI



Ma la gita di Anita mica è finita:
ancora i negozi l'aspettan nel giro.
«Dimmi Anita, come veste il tubino?
mi segna, mi slancia, mi fa un bel vitino?»
La Mamma si ammira davanti allo specchio.
È preoccupata di piacere, parecchio!
«Sai, Anita, il vestire è importante:
devi imparar ad essere elegante!»

GRILLI PER LA TESTA, ANITA E I NONNI



«Oddio che giornata!
Vorrei proprio vederla meno sbagliata.
Forse i nonni mi sapranno aiutare,
loro sì che san raccontare:
viaggi in mare e avventure corsare!
Lasagne, merletti, gomitoli e uncinetti
Baci, dentiere e cassapanche piene.



Son cose da nonne, che il tempo per te,
nascondon nelle gonne!»
«Metti gli occhiali, Anita, che cadi per terra,
mi sembri un di quei vecchi vissuti in guerra.
Non vorrai iniziar come loro a straparlare?
Col tuo fantasticare mi dai da pensare!»

GRILLI PER LA TESTA, ANITA E GLI ANIMALI



«Mamma ti prego passiamo ai Giardini:
lì ci son cani, nonni e bambini!
Son sicura che andando là la paura mi passerà:
il cielo è color aquilone e gli alberi son sempre in fiore.



«Metti gli occhiali, Anita, e sta attenta,
non toccare quel cane, se vuole ti addenta!
Non vedi le pulci, le zecche e gli insetti,
se li tocchi mi sa che t'infetti!»

GRILLI PER LA TESTA, ANITA E GLI ALTRI



«I gialli i neri e i cappuccini
fino a ieri eran rumorosi e pieni di bambini,
tutti quanti con quelle treccine, e quei vestiti con le perline.



Oggi, con gli occhiali, la Mamma ha ragione
non sembran più le stesse persone.»
«Attenzione Anita è gente strana,
ascolta la mamma: stacci lontana!»

GRILLI PER LA TESTA, ANITA IN CITTA'



Stamattina la Mamma le dice spedita:
«Anita metti gli occhiali che andiamo in gita!»
Verdi parchi, negozi e belle vetrine;
biciclette, risate e gente gentile.
Così Anita ricorda la città tutta piena d'umanità.



Ma oggi è diverso, gli occhiali non mentono!
Traffico, sporcizia, rifiuti e spavento:
«Ho paura, in strada non si può camminare.
Torniamo a casa Mamma, non voglio guardare!»

GRILLI PER LA TESTA, LA PAURA DI ANITA




«Mamma mia che spavento,
con questi occhiali tutto è tremendo:
buio, paura, disastri e dolore;
pistole, sangue, violenza e furore.
Ho paura, non voglio guardare:
oddio il mondo solo questo ha da dare?»